Un bando a sostegno dell’imprenditoria femminile in Emilia Romagna

Un bando a sostegno dell'imprenditoria femminile in Emilia Romagna

Si aprono il 24 febbraio 2023 i termini per partecipare al bando della Regione Emilia Romagna a sostegno dell’imprenditoria femminile. In uno scenario macroeconomico caratterizzato da un aumento dei tassi di interesse, dell’inflazione e dei costi energetici, e in un panorama fiscale nazionale guidato di una Legge di Bilancio dove sono state ridotte le aliquote del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali materiali 4.0 e immateriali 4.0, il bando della Regione Emilia Romagna si pone come obiettivo principale quello di “supportare le realtà imprenditoriali femminili che necessitano di ricorrere al mercato finanziario per effettuare gli investimenti” con un contributo a fondo perduto fino a 80 mila euro insieme ad un finanziamento a tasso agevolato.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda di contributo piccole e medie imprese, con sede legale in Emilia Romagna, a prevalente partecipazione femminile e nello specifico:

• le imprese individuali in cui titolare sia una donna

• le società di persone e le società cooperative il cui numero di socie rappresenti almeno il 60% di componenti la compagine sociale, indipendentemente dalle quote di capitale detenute

 • le società di capitali in cui le donne detengano almeno i due terzi delle quote di capitale e costituiscano almeno i due terzi del totale dei componenti dell’organo di amministrazione.

Entità del finanziamento e contributo

Il contributo previsto nel bando per l’imprenditoria femminile in Emilia Romagna sarà concesso nella forma del fondo perduto, nella misura massima del 50% della spesa ammessa e per un importo, comunque, non superiore a euro 80.000,00 e sarà calcolato come segue:

  • a) una quota parte sarà determinata in misura pari al 30% della spesa ritenuta ammissibile;
  • b) una eventuale quota parte concedibile fino ad un massimo del 15% della spesa ritenuta ammissibile, a copertura del costo per interessi da sostenersi per l’attivazione di un mutuo di almeno 4 anni, calcolato sulla base dell’attualizzazione dei costi di interessi.
  • c) un ulteriore incremento di 5 punti percentuali, a condizione che nella domanda sia espressamente richiesta e successivamente verificata, almeno una delle seguenti ipotesi:
  • c1) nel caso in cui i progetti proposti abbiano una ricaduta positiva effettiva in termini di incremento occupazionale a tempo indeterminato e stabile;
  • c2) nel caso in cui, il soggetto richiedente sia in possesso del rating di legalità
  • c3) nel caso in cui, la sede operativa o unità locale oggetto dell’intervento sia localizzata nelle aree montane o aree interne o nelle aree dell’Emilia-Romagna comprese nella carta nazionale degli aiuti di stato a finalità regionale .
  • c4) nel caso in cui gli interventi contenuti nel progetto prevedano il recupero dei materiali e la conseguente riduzione della produzione di rifiuti.

Spese ammissibili

Sono finanziabili tramite il bando della Regione Emilia Romagna gli interventi da realizzare sul territorio regionale a favore della crescita e del consolidamento dell’imprenditoria femminile.

Tra gli interventi rivolti ad aumentare la competitività e la qualità delle imprese gestite da donne c’è un elenco variegato, ma dettagliato, che spazia dall’innovazione e valorizzazione di prodotto e dei sistemi di vendita,  al miglioramento dell’efficienza dei processi di erogazione dei servizi, all’innovazione dei servizi, all’informatizzazione e alle innovazioni di processo; a sviluppare sistemi di sicurezza informatica, fino all’automatizzazione e informatizzazione dell’attività anche con acquisto di strumenti e attrezzature professionali tecnico-strumentali e tecnologiche, solo per citarne alcuni.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese, al netto dell’Iva, e di altre imposte e tasse, relative a:

  • a) acquisto di macchinari e attrezzature, infrastrutture telematiche e digitali (è ammissibile anche l’attrezzatura acquisita tramite leasing o noleggio).
  • b) acquisto di brevetti, licenze software, cloud e servizi applicativi o altre forme di proprietà intellettuale, necessari al conseguimento degli obiettivi dell’intervento;
  • c) consulenze, destinate all’aumento della produttività, all’innovazione organizzativa, al trasferimento delle tecnologie, alla ricerca di nuovi mercati per il collocamento dei prodotti, gli studi di fattibilità e i piani d’impresa. Tali spese saranno riconosciute nella misura massima del 30% della somma delle spese di cui alle lettere a+b;
  • d) opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori, funzionali alla realizzazione del progetto, riconosciute nel limite massimo di 5.000 euro;

I progetti ammessi devono essere avviati a partire dall’1 gennaio 2023 ed essere conclusi entro il 31 dicembre 2023

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Scadenze e dotazione finanziaria

La trasmissione delle domande di contributo dovrà essere effettuata a partire dalle ore 10.00 del giorno 24 febbraio 2023 fino alle ore 13.00 del giorno 28 marzo 2023.

La Regione anticiperà la chiusura della finestra, qualora venissero trasmesse 300 domande prima del 28 marzo 2023.

Le risorse disponibili per finanziare i progetti presentati sono pari a complessivi 3 milioni di euro.

a cura di Marco Balordi

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