Guerra Russia-Ucraina, dal Simest aiuti alle imprese italiane

Guerra Russia-Ucraina, dal Simest aiuti alle imprese italiane

Due linee di finanziamento sono state rese operative da Simest per aiutare le imprese italiane penalizzate dal conflitto bellico in atto tra Russia e Ucraina. La prima sostiene le aziende italiane esportatrici in Ucraina, Federazione Russa o Bielorossia. La seconda le imprese esportatrici con approvvigionamenti da Ucraina, Federazione Russia o Bielorussia. Le agevolazioni, che prevedono un finanziamento a tasso zero e un contributo a fondo perduto fino al 40%, saranno disponibili a partire dal 3 maggio 2023.

Simest Fondo 394/81 - Circolare n. 1/394/2023 e n. 2/394/2023

Il 3 aprile 2023, nella Gazzetta Ufficiale n. 79, il comitato agevolazioni per l’amministrazione del fondo 195/73 e del fondo 391/81 ha pubblicato le delibere quadro e le relative circolari 1/394/2023 e 2/394/2023.

Si tratta di due misure importanti a sostegno delle imprese che sono state danneggiate dalla guerra in Ucraina e che tutt’ora ne stanno soffrendo le conseguenze perché esportano i proprio prodotti nei Paesi in conflitto (Ucraina, Russia e Bielorussia) o perché si approvvigionano dagli stessi Paesi per la produzione (ad esclusione degli approvvigionamenti energetici).

Aziende beneficiarie

Le aziende beneficiarie sono le Pmi e le cosiddette Mid Cap, cioè le imprese a media capitalizzazione, non qualificabili come Pmi, con un numero di dipendenti non superiore alle 1.500 unità calcolate conformemente all’Allegato I del Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione Europea del 17 giugno 2014 e s.m.i.

Entrando nel merito, qualora l’azienda si approvvigioni dai Paesi in conflitto i più importanti requisiti da rispettare sono i seguenti:

  1. avere sede legale o residenza fiscale in Italia;
  2. alla data di presentazione della domanda, aver depositato presso il registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi precedenti alla presentazione della domanda, che siano stati approvati o per cui siano scaduti i termini di deposito (per esercizio completo si intende 12 mesi);
  3. non risultare inadempiente ad altre obbligazioni assunte nei confronti di Simest in qualità di gestore di fondi pubblici;
  4. alla data di presentazione della domanda, avere un rapporto fatturato medio estero totale /fatturato medio totale almeno pari al 10%;
  5. alla data di presentazione della domanda, avere registrato sulla base dei bilanci relativi agli anni 2020 e 2021, approvvigionamenti diretti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia, requisito che deve essere asseverato da un revisore;
  6. approvvigionarsi da fornitori che a loro volta hanno approvvigionamenti diretti e/o indiretti da Ucraina, Russia o Bielorussia, sulla base dei bilanci relativi agli anni 2020 e 2021;
  7. fare parte di un gruppo comprendente almeno un’impresa che si è approvvigionata direttamente e/o indirettamente da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia, sulla base dei bilanci relativi agli anni 2020 e 2021.

Nel caso di export nei Paesi in conflitto, vengono confermati tutti i punti sopra esposti ad eccezione dei punti 5), 6) e 7).

In buona sostanza, il requisito principale riguarda il fatturato (e quindi le vendite) che per almeno il 10% devono provenire da aziende con sede in Ucraina, Russia o Bielorussia.

Come per tutte le agevolazioni, le aziende non devono versare in procedure concorsuali e devono essere in regola con le disposizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e con gli obblighi contributivi.

Sono escluse le aziende della Sezione A, quindi Agricoltura, Silvicoltura e Pesca tutte le attività, quella della sezione C – Attività manifatturiere – esclusivamente le attività di cui alle classi 10.11 – Produzione di carne non di volatili e dei prodotti della macellazione (attività dei mattatoi) e 10.12 – Produzione di carne di volatili e dei prodotti della macellazione (attività dei mattatoi).

Agevolazione e modalità di erogazione

L’importo concedibile dell’Intervento agevolativo è pari al 25% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci (voce A1 del conto economico) dell’impresa richiedente ed è compreso tra un minimo pari a euro 50.000 e un massimo, che varia in funzione dello scoring.

Nello specifico, l’importo massimo dell’intervento agevolativo è pari a € 2.500.000 per le imprese in classe di scoring da 1 a 5 e scende a € 1.000.000 per le imprese con scoring tra 6 e 10.

L’impresa richiedente (a prescindere che esporti o si approvvigioni) può destinare, in alternativa: il 100% dell’intervento agevolativo alle spese ammissibili indicate al paragrafo 5.1 delle circolari; oppure almeno il 60% dell’intervento agevolativo alle spese ammissibili indicate al paragrafo 5.1 e fino al 40% dell’intervento agevolativo per spese per investimenti volti al rafforzamento patrimoniale.
In quest’ultimo caso, in fase di rendicontazione l’impresa richiedente deve dimostrare di aver subito nell’esercizio 2022 un incremento dei costi energetici superiore al 100%, come risultante dal confronto del Bilancio 2022 rispetto al Bilancio 2021, attestazione che deve essere rilasciata sempre dal Revisore.

È prevista la possibilità di ottenere un cofinanziamento fino al 40% dell’importo concesso.

L’erogazione dell’intervento agevolativo avviene in una sola tranche pari al 100% dell’importo complessivo, sul conto corrente dedicato dell’impresa richiedente, subordinatamente alle positive verifiche e ai controlli previsti, ed entro trenta (30) giorni dalla data di adempimento delle condizioni sospensive per l’erogazione che dovranno essere soddisfatte entro tre (3) mesi dalla data di stipula.

Il rimborso del finanziamento avviene in 8 rate semestrali posticipate a capitale costante, a partire dal termine del periodo di preammortamento pari a 2 anni, per un totale complessivo pari quindi a 6 anni (2 anni preammortamento e 4 anni ammortamento).

RIMANI SEMPRE AGGIORNATO

Iscriviti alla newsletter di Ransomtax per ricevere tutte le notizie

Spese ammissibili e modalità di presentazione delle istanze

Le spese ammissibili sono davvero varie. Di seguito, elenchiamo le più importanti:

  • acquisto/leasing finanziario di macchinari, apparecchiature ad uso produttivo, impianti e beni strumentali o potenziamento/riconversione di beni produttivi e strumentali esistenti, anche nell’ottica di ricerca di materiali alternativi a quelli solitamente in uso;
  • spese per investimenti per la sostenibilità in Italia (es. interventi di efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.) dell’impresa richiedente;
  • spese per consulenze e studi volti all’individuazione di nuovi potenziali fornitori/mercati alternativi di approvvigionamento o di nuove formulazioni produttive per la sostituzione di materiali non più disponibili;
  • spese per partecipazione ad eventi internazionali in Italia e all’estero (fiere e mostre);
  • spese per la partecipazione/organizzazione di business meeting, workshop, B2B, B2C volti all’individuazione di nuovi potenziali fornitori/ mercati alternativi di approvvigionamento;
  • spese per certificazioni e/o omologazioni di prodotto, registrazione di marchi, brevetti, ecc.;

Le richieste di finanziamento potranno essere presentate dalle ore 09 del 3 maggio 2023 fino alle ore 18 del 31 ottobre 2023, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.

a cura di Roberto Triolo

Richiedi maggiori informazioni

Lascia i tuoi dati. Ti ricontatteremo per fornirti tutto il supporto di cui hai bisogno

PRENOTA UNA CONSULENZA GRATUITA

X