Beni strumentali 4.0, quando completare l'investimento
Ogni anno molti imprenditori si trovano di fronte ad un bivio: posticipare l’investimento all’annualità successiva o avviare e definire il nuovo investimento già nell’anno corrente. Questa importante decisione si basa su elementi quali: massimali di investimento, slittamento del completamento degli investimenti e differenti aliquote agevolative.
Disciplina degli investimenti prenotati entro il 2022
La disciplina del bonus per gli investimenti in beni strumentali 4.0, anche prima del mutamento in credito d’imposta, è sempre stata ancorata a delle aperture in termini di tempistiche di completamento degli investimenti a cavallo tra due o più annualità.
Anche nell’annualità 2022, era possibile effettuare l’opzione di prenotazione degli investimenti entro il 31 dicembre 2022, per poi completare l’operazione nell’anno successivo.
Ricordiamo infatti che, per cristallizzare l’agevolazione presente nell’annualità di riferimento e usufruire dell’aliquota agevolativa del 40%, è necessario che venga soddisfatta la presenza dei seguenti elementi:
- Versamento di un acconto al fornitore di almeno il 20% del costo del bene entro il 31/12/2022;
- Conferma e accettazione dell’ordine da parte del fornitore entro il 31/12/2022;
- Completamento dell’investimento entro il 30/06/2023.
Se soddisfatti tutti e tre i requisiti, sarà possibile accedere al credito d’imposta sfruttando l’aliquota agevolativa prevista per l’anno di riferimento. Oggi più che mai, tenuto conto del dimezzamento dell’aliquota agevolativa per gli investimenti effettuati a partire dal 2023, risulta fondamentale aver avviato l’investimento entro il 31 dicembre 2022, rispettando tutti gli adempimenti elencati in precedenza.
Legge di Bilancio 2023 e Milleproroghe: le modifiche
Il comma 423 della legge di Bilancio posticipa di tre mesi il termine previsto dal comma 1057 della legge 178/2020 per il completamento degli investimenti. Di conseguenza, il termine già previsto per il 30 giugno 2023, è stato sostituito da quello del 30 settembre 2023.
Con l’articolo 12 del Dl Milleproroghe viene disposta una proroga ulteriore al 30 novembre 2023 per la consegna ed il completamento dei beni già prenotati al 31 dicembre 2022.
Questo differimento temporale permetterà sicuramente agli imprenditori di ultimare gli investimenti entro un periodo temporale maggiore rispetto alle precedenti disposizioni.
E’ infatti utile ricordare che, pur in presenza di un acconto di almeno il 20% e della relativa accettazione dell’ordine da parte del fornitore, il requisito indispensabile per fruire dell’aliquota agevolativa del 40%, è proprio quello del completamento degli investimenti entro il termine previsto. Diversamente, si ricadrebbe nello scaglione massimo previsto per il 2023: il 20%.
Un’altra importantissima novità riguarda la proroga dei beni materiali e immateriali ordinari. Anche nel caso dei beni ordinari, come visto in precedenza per i beni rientranti nell’Allegato A della L.232/2016, vi è stata una proroga del completamento degli investimenti al 30 novembre 2023. Di conseguenza, per chi ha provveduto ad effettuare la prenotazione dell’investimento entro il 31 dicembre 2022, potrà beneficiare di ulteriori 11 mesi di tempo per ultimare l’investimento.
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La categoria di investimento che non potrà beneficiare della proroga
Un aspetto che risulta opportuno chiarire è che, a differenza di quanto visto in precedenza in merito alla proroga delle tempistiche di completamento degli investimenti in beni materiali 4.0 e beni ordinari non 4.0, per i beni immateriali 4.0 non è stato previsto alcun differimento temporale in termini di completamento degli investimenti.
Di conseguenza, per tutti gli investimenti prenotati alla data del 31 dicembre 2022, il relativo completamento dovrà essere effettuato entro e non oltre la data del 30 giugno 2023.
a cura di Giuseppe Caprì
