Smart Start Italia 2023

Smart & Start Italia 2023: 108 milioni per sostenere le startup innovative

Con l’obiettivo di favorire l’innovazione e l’imprenditorialità, Smart & Start Italia, misura gestita da Invitalia per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, offre un programma completo a supporto delle start-up innovative, fornendo risorse finanziarie, mentorship e la possibilità di poter partecipare a webinar tematici. 

In questo articolo spiegheremo come funziona ed esploreremo le novità introdotte a seguito della firma dei due decreti che hanno permesso il rifinanziamento di “Smart&Start Italia”, l’incentivo che, secondo dati aggiornati al 1° giugno 2023, ha finanziato più di 1400 startup innovative in Italia.

Smart & Start Italia: le novità del 2023

Il 1° giugno 2023 il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stanziato 108 milioni di euro per il rifinanziamento dell’incentivo Smart & Start Italia. Queste risorse sono state assegnate dal ministro Adolfo Urso in base alla localizzazione dell’attività in essere; nello specifico, per le startup innovative collocate nelle regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo sono stati destinati 8 milioni di euro del Fondo per la Crescita Sostenibile, mentre per le iniziative imprenditoriali situate nel Mezzogiorno d’Italia (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna) sono stati assegnati 100 milioni di euro del Programma nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”.

Maggiore attenzione, dunque, alle attività imprenditoriali innovative collocate nelle regioni del Mezzogiorno che grazie al rifinanziamento avranno nuovamente la possibilità di accedere a tutti i vantaggi offerti dal programma Smart&Start Italia.

Programmi ammissibili ed entità dell’investimento

I progetti imprenditoriali per poter essere finanziati da Smart&Start Italia devono possedere almeno una delle seguenti caratteristiche:

  • avere un significativo contenuto tecnologico e innovativo;
  • essere orientati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things;
  • essere finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata.

Il valore di questi progetti può essere compreso tra un minimo di 100.000 euro a un massimo di 1,5 milioni di euro.

Startup innovative: requisiti

Smart&Start è una misura rivolta alle startup innovative di piccole dimensioni costituite da non più di 60 mesi ed iscritte nella sezione speciale del registro delle imprese ovvero imprese straniere che si impegnano a collocare almeno una sede sul territorio italiano. 

L’agevolazione non si rivolge solo ad imprese già costituite ma anche a persone fisiche che vogliono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso dello “startup Visa”.

Per acquisire lo status di startup innovativa è obbligatorio che l’azienda abbia i seguenti requisiti (vedi art. 25 del decreto-legge n.179/2012):

  • essere di nuova costituzione o essere costituita da non più di 5 anni;
  • avere la sede principale in Italia, oppure in un altro Stato dell’Unione Europea ma con sede produttiva o filiale in Italia;
  • avere un fatturato inferiore a cinque milioni di euro;
  • non aver distribuito utili;
  • avere, quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;  
  • non essere stata costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda;  
  • infine, possedere almeno uno dei seguenti ulteriori requisiti:
    • Sostenere spese in ricerca e sviluppo di almeno il 15% del maggior valore tra costo e valore totale della produzione;
    • Assumere personale altamente qualificato: almeno 2/3 con laurea magistrale, oppure almeno 1/3 di dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori;
    • Essere titolare o depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale ovvero sia titolare dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore.

Incentivo concesso

Smart&Start Italia offre ai beneficiari un finanziamento agevolato, senza interessi e senza richiedere alcuna garanzia, a copertura dell’80% delle spese ammissibili.

Tale percentuale può salire al 90% se la startup è costituita interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni, oppure se tra i soci è presente un esperto col titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente) che lavora all’estero e vuole rientrare in Italia.

Le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nei comuni appartenenti al Cratere Sismico del Centro Italia possono godere di un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto.

Le start up innovative beneficiarie delle agevolazioni a valere sulla misura Smart&Start che sono destinatarie di investimenti nel proprio capitale di rischio attuati da investitori terzi ovvero da soci persone fisiche possono richiedere la conversione di una quota del finanziamento agevolato già ottenuto in contributo a fondo perduto fino a un importo pari al 50% delle somme apportate dagli investitori terzi ovvero dai soci persone fisiche e, comunque, nella misura massima del 50% del totale delle agevolazioni concesse.

Smart&Start prevede, in aggiunta al finanziamento e solo per le startup innovative costituite da meno di 12 mesi, un servizio di tutoraggio tecnico-gestionale.

Il tutoraggio è composto da un mix di servizi erogati sotto forma di webinar specialistici su ambiti di interesse delle imprese e un servizio di mentorship che prevede l’affiancamento di un esperto all’impresa beneficiaria per la gestione degli ambiti manageriali individuati nella fase di definizione del piano.

Ad ogni impresa beneficiaria viene abbinato un tutor di Invitalia con il compito di garantire l’effettuazione del servizio di tutoraggio e il monitoraggio dell’efficacia complessiva del servizio a favore dell’impresa.

Il finanziamento, infine, va restituito in 10 anni a partire dal 12° mese successivo all’ultima quota di finanziamento ricevuto.

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Premialità

È previsto un punteggio aggiuntivo in fase di valutazione per le iniziative che:

  • attivano collaborazioni con incubatori, acceleratori d’impresa, compresi gli innovation hub e gli organismi di ricerca; 
  • operano al Centro-Nord e realizzano piani di impresa al Sud;
  • dispongono di un accordo di investimento con un investitore qualificato;
  • dispongono del rating di legalità.

Cosa finanzia

La misura Smart&Start Italia finanzia progetti comprendenti le seguenti categorie di spese:

  • immobilizzazioni materiali quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa;
  • immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, quali brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa (progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa e quelli relativi al marketing ed al web-marketing, costi connessi alle collaborazioni instaurate con organismi di ricerca ai fini della realizzazione del piano d’impresa);
  • personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo aventi i requisiti indicati all’art. 25 del decreto-legge n. 179/2012, nella misura in cui sono impiegati funzionalmente nella realizzazione del piano d’impresa.
  • spese in capitale circolante (nel limite del 20% delle spese già menzionate) quali materie prime, servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa (comprese spese per hosting e housing) e godimento di beni di terzi.

Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

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Modalità di presentazione della domanda

Le domande dovranno essere inviate esclusivamente attraverso la piattaforma dedicata per via telematica. L’incentivo è a sportello, dunque, non ci sono scadenze né graduatorie. Invitalia valuterà le domande in base all’ordine cronologico di arrivo, fino ad esaurimento dei fondi. 

Al termine della compilazione del piano di impresa e dell’invio telematico della domanda e dei relativi allegati, verrà assegnato un protocollo elettronico a cui seguirà un iter di valutazione per verificare la sussistenza dei requisiti ed un esame di merito attraverso un colloquio con gli esperti di Invitalia, durante il quale verranno approfonditi gli aspetti del programma di spesa.

La valutazione dovrebbe concludersi, salvo eventuali richieste d’integrazione documentale, entro 60 giorni dalla data di presentazione della domanda.

Per richiedere l’agevolazione è necessario:

  • essere in possesso di una identità digitale (Spid, Cns, Cie) per accedere alla piattaforma dedicata;
  • disporre di un indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) per ricevere le comunicazioni da parte di Invitalia;
  • avere una firma digitale per firmare i documenti richiesti in sede di compilazione della domanda.

a cura di Simona Puglisi

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