Investimenti sostenibili 4.0 per le imprese del Sud

Investimenti sostenibili 4.0 per le imprese del Sud

Il bando Investimenti sostenibili 4.0 è un’agevolazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy riservata alle piccole medie imprese del Mezzogiorno. I termini e le modalità di presentazione delle domande sono stati definiti dal Decreto Direttoriale del 29 agosto 2023. Le istanze possono essere inoltrate dalle ore 10 del 18 ottobre 2023.

Investimenti Sostenibili 4.0: soggetti beneficiari

Per il bando “Investimenti sostenibili 4.0. – PNRRIC 2021-2027” sono disponibili risorse pari a 400 milioni di euro a valere sull’obiettivo specifico 1.3, azione 1.3.2.. Una quota pari al 25% delle stesse è destinata ai programmi proposti dalle micro e piccole imprese.

In continuità con le agevolazioni previste dal decreto ministeriale 10 febbraio 2022, al fine di rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle Pmi nei territori delle Regioni meno sviluppate, la misura è destinata alle micro, piccole e medie imprese ubicate nelle regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

I programmi di investimenti per essere ammissibili devono avere per oggetto:

  • L’utilizzo delle tecnologie abilitanti (internet of things, cloud computing, additive manufacturing, big data analytics, robotica avanzata, realtà aumentata, cybersecurity) per l’ampliamento della capacità produttiva; 
  • La diversificazione della produzione;
  • La realizzazione di nuovi prodotti o la modifica del processo di produzione già esistente o la realizzazione una nuova unità produttiva.

Ai fini della valutazione delle istanze saranno riconosciuti punteggi aggiuntivi ai programmi che si caratterizzano per un particolare contenuto di sostenibilità ed efficienza energetica.

Le agevolazioni saranno concesse nel caso di:

  1. Imprese di micro e piccola dimensione, in misura pari al 50 (cinquanta) per cento dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e pari al 25 (venticinque) per cento delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato; 
  2. Imprese di media dimensione, per il 40 (quaranta) per cento dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 35 (trentacinque) per cento delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato. 

Il progetto di investimento deve prevedere spese ammissibili non inferiori complessivamente a 750.000,00 e non superiori a 5 milioni di euro e, comunque, in misura pari al 70 (settanta) percento del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato, ovvero, nel caso di imprese individuali e società di persone, dell’ultima dichiarazione dei redditi.

Spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento di cui all’articolo 6 del decreto 15 maggio 2023, relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino: 

a) Macchinari, impianti e attrezzature; 

b) Opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili; 

c) Programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a); 

d) Acquisizione di certificazioni di sistemi di gestione ambientali o di efficienza energetica EMAS, UNI EN ISO 14001, UNI CEI EN ISO 50001 e di certificazioni ambientali di prodotto, relative alla linea di produzione oggetto del programma di investimento, che rientrano nella categoria delle etichette ambientali di tipo I regolamentate dalla norma ISO 14024 (ad es. Ecolabel) o delle etichette di tipo III regolamentate dalla norma ISO 14025 (EPD).

Spese non ammissibili

Per il bando Investimenti sostenibili 4.0 non sono invece ammesse le spese: 

– Sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria; 

– Connesse a commesse interne; 

– Relative a macchinari, impianti e attrezzature usati; 

– Relative all’acquisto o alla locazione di terreni e fabbricati; 

– Di funzionamento, ivi incluse quelle per scorte di materie prime, semilavorati, prodotti finiti e materiali di consumo di qualsiasi genere; 

– Per consulenze e prestazioni d’opera professionale, incluse le spese notarili, fatto salvo quanto previsto in relazione alle spese per servizi avanzati di consulenza specialistica relativi all’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti di cui all’allegato n. 1 del decreto ministeriale 15 maggio 2023 e per la diagnosi energetica; 

– Relative alla formazione del personale impiegato dall’impresa, anche laddove strettamente riferita alle immobilizzazioni previste dal programma; 

– Imputabili a imposte e tasse, ad eccezione dell’imposta sul valore aggiunto (Iva) nel caso in cui rappresenti un costo non recuperabile per il soggetto beneficiario; 

– Inerenti a beni la cui installazione non è prevista presso l’unità produttiva interessata dal programma. La predetta esclusione non si applica in caso di installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo in siti, comunque nella disponibilità dell’impresa e ubicati nei territori delle Regioni meno sviluppate, diversi dalle sedi in cui si svolge il processo produttivo, purché si tratti di impianti direttamente interconnessi all’utenza riferita a questi ultimi con un collegamento diretto di lunghezza non superiore ai limiti di legge e ai quali non possono essere allacciate utenze diverse; 

– Correlate all’acquisto di mezzi di trasporto di merci e/o persone; 

– Ascrivibili a titoli di spesa il cui importo sia inferiore a 500,00 euro al netto di Iva.

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Termini e modalità di presentazione delle domande

L’iter di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni è articolato nelle seguenti fasi: 

  1. Compilazione della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 20 settembre 2023;
  2. Presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 18 ottobre 2023.

Le domande di accesso alle agevolazioni, redatte in lingua italiana, possono essere presentate esclusivamente tramite la procedura informatica, accessibile nell’apposita sezione “Investimenti sostenibili 4.0 – PN RIC 2021-2027” del sito web di Invitalia, dalle ore 10.00 alle ore 17.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal giorno 18 ottobre 2023.

Ciascuna impresa proponente può presentare una sola domanda di agevolazione, fatta salva la possibilità di presentarne una nuova in caso di rigetto dell’istanza in esito alla relativa istruttoria.

Documentazione necessaria:

  1. Domanda di agevolazione;
  2. Piano d’investimento;
  3. Dichiarazione concernente i dati contabili utili per il calcolo del punteggio attributo per il criterio “caratteristiche del soggetto proponente”;
  4. Dichiarazioni in merito ai dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia;
  5. Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa in ottemperanza alle disposizioni in materia di antiriciclaggio;
  6. Nel caso in cui l’impresa proponente sia associata o collegata, prospetto recante i dati per il calcolo della dimensione d’impresa;
  7. Eventuali preventivi relativi alle spese da sostenere per i beni individuati dal programma;
  8. Computo metrico estimativo delle opere murarie e assimilate, qualora previste nel programma di investimento;
  9. nel caso dei programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità ambientale la documentazione probatoria idonea necessaria alla definizione del punteggio inerente all’indicatore “Sostenibilità ambientale del programma di investimento”;
  10. Copia delle certificazioni ambientali e di efficientamento energetico
  11. Copia della certificazione della parità di genere eventualmente posseduta alla data di presentazione della domanda e conseguita almeno a decorrere dal 31 dicembre 2022. 

In seguito della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, all’impresa richiedente viene comunicato il Codice unico di progetto (Cup) di cui all’articolo 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, che deve essere riportato, con le modalità indicate all’articolo 6, comma 6, su ciascun giustificativo di spesa connesso al programma di investimento agevolato.

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Chiusura dello sportello

Le domande di accesso alle agevolazioni saranno ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione. Le domande presentate nello stesso giorno saranno, a tal fine, considerate come pervenute nello stesso istante, indipendentemente dall’ora e dal minuto di presentazione.

La chiusura dello sportello per la presentazione delle domande sarà disposta con provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese del Ministero, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Il provvedimento sarà pubblicato nell’apposita sezione dei siti internet del Ministero e dell’Agenzia.

Le domande presentate nelle more della chiusura dello sportello che non troveranno copertura finanziaria nell’ambito delle risorse disponibili, saranno sospese dalla procedura di valutazione, fino all’accertamento di eventuali economie rinvenienti dalle istruttorie in corso. In esito al predetto accertamento, le domande che permarranno prive di copertura finanziaria saranno considerate decadute. Invitalia provvederà a comunicare alle imprese interessate la suddetta sospensione o decadenza.

 

a cura di Sergio Trimarchi

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