Bonus Pubblicità 2023/2024

Bonus Pubblicità 2023/2024: come richiedere il credito di imposta

Il decreto Energia (D.L. n.17/2022) ha ripristinato, a partire dal 2023, il regime ordinario del Bonus Pubblicità con un contributo in termini di credito d’imposta pari al 75% del valore incrementale, limitatamente però alle spese effettuate su stampa quotidiana e periodica.

L'evoluzione del Bonus Pubblicità

Per il primo anno di vigenza del Bonus Pubblicità, il 2018, è stato previsto il riconoscimento di un credito d’imposta pari al 75% del valore incrementale degli investimenti, elevato al 90% nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e start up innovative.

A partire dal 2019, con il decreto Cultura (art.3-bis, Dl 59/2019), il credito d’imposta è stato previsto in misura unica pari al 75% del valore incrementale.

Per il 2020, il decreto Cura Italia, (art.98 comma 1, Dl 18/2020) ha introdotto un regime “straordinario”, successivamente rafforzato dal decreto Rilancio (art.186, Dl 34/2020) e dal decreto Agosto (art.96, comma 1 Dl 104/2020) rimasto in vigore anche nelle successive annualità 2021 e 2022 (art.1 comma 608, L.178/2020 e art.67, comma 10, Dl 73/2021).

Cosa è cambiato dal 2023

Ritorno all’approccio incrementale ed esclusione dall’agevolazione degli investimenti pubblicitari sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali. Sono queste le due principali novità apportate con la conversione in legge del decreto Energia (D.L. n.17/2022).

Il regime straordinario, intervenuto a partire dal 2020 (presente fino al 2022), prevedeva che il beneficio in termini di credito d’imposta, pari al 50%, venisse applicato sull’intero valore dell’investimento effettuato.

Ciò, comportava dunque la possibilità di accedere all’agevolazione anche nei casi in cui non erano stati sostenuti investimenti nelle annualità precedenti sui medesimi mezzi di informazione.

Dal 1° gennaio 2023, il credito d’imposta è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie esclusivamente sulla categoria stampa (anche on line).

Il ritorno al regime ordinario ha come diretta conseguenza il presupposto dell’incremento minimo dell’1% dell’investimento pubblicitario, rispetto all’investimento dell’anno precedente, quale requisito per l’accesso all’agevolazione fiscale.

Il ritorno al regime ordinario

Come esposto in precedenza, a partire dal 2023, è stato ripristinato il regime “ordinario”.

A seguito delle novità apportare con il suddetto decreto sono esclusi dall’agevolazione:

  • Le società neo costituite;
  • Chi effettua investimenti esclusivamente nella categoria radio e tv;
  • Chi non raggiunge l’incremento minimo dell’1% rispetto all’investimento effettuato nell’annualità precedente.

L’agevolazione è quindi fruibile da imprese, lavoratori autonomi enti non commerciali che effettuano campagne pubblicitarie su stampa quotidiana e periodica, anche on line.

La presentazione delle dichiarazioni per il 2023

Per le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali che avevano provveduto alla presentazione della comunicazione prenotativa per gli investimenti da effettuare nel 2023, è stato necessario trasmettere, entro il 9 febbraio 2024, la dichiarazione attestante l’avvenuto investimento.

Ricordiamo che la presentazione della dichiarazione deve avvenire sempre telematicamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, con le seguenti modalità:

– direttamente, da parte dei soggetti abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia delle entrate;

– tramite una società del gruppo, se il richiedente fa parte di un gruppo societario;

– tramite gli intermediari abilitati indicati nell’ art. 3, c. 3, D.P.R. n. 322/1998 (professionisti, associazioni di categoria, Caf, altri soggetti).

La prenotazione degli investimenti pubblicitari nel 2024

La finestra per “prenotare” gli investimenti pubblicitari effettuati o da effettuare nel 2024, e poter quindi successivamente richiedere il credito d’imposta del 75% sul valore incrementale rispetto al 2023, era stata inizialmente fissata dall’1 al 31 marzo 2024.

Considerato, però, che il termine di scadenza per la presentazione della “comunicazione per l’accesso” al credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari per l’anno 2024 coincide con le festività pasquali, il suddetto termine è stato prorogato dal 31 marzo al 2 aprile 2024 con provvedimento del Capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria del 15 febbraio 2024.

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Modalità di utilizzo del Bonus Pubblicità

Per recuperare la somma riconosciuta a titolo di credito di imposta è necessario utilizzare il modello F24.

Il modello F24 può essere presentato a decorrere dal 5 giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento e del relativo elenco allegato sul sito internet per l’informazione e l’editoria della presidenza del Consiglio dei ministri.

Il codice tributo da utilizzare per compensare il credito è il “6900”, denominato “Credito d’imposta – Investimenti pubblicitari incrementali stampa quotidiana e periodica anche on-line, emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali – articolo 57-bis, comma 1, decreto- legge 24 aprile 2017, n. 50”.

a cura di Giuseppe Caprì

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