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Imprese Borghi, un contributo a fondo perduto fino al 90%

Dall’8 giugno al 29 settembre 2023 è possibile inviare la domanda per accedere al bando Imprese Borghi, nato con l’obiettivo di sostenere e rilanciare le micro, piccole e medie imprese che operano nei 294 comuni italiani destinatari di finanziamenti Pnrr, mettendo a disposizione 200 milioni di euro dei fondi stanziati dal Ministero della Cultura.

Imprese Borghi: soggetti beneficiari

Possono presentare domanda per accedere al bando Imprese Borghi i seguenti soggetti:

  • le micro, piccole e medie imprese che presentano iniziative imprenditoriali in forma singola o in aggregazione, già costituite o che intendano costituirsi in forma societaria di capitali o di persone, includendo le ditte individuali e le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit, nonché gli Enti del Terzo settore iscritti o in corso di iscrizione al “Runts”;
  • le persone fisiche che intendano realizzare un’attività da localizzare nei comuni/borghi storici assegnatari di risorse per i Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale, purché esse, entro sessanta giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni, facciano pervenire la documentazione necessaria a comprovare l’avvenuta costituzione dell’impresa e il possesso dei requisiti richiesti per l’accesso alle agevolazioni;
  • le imprese agricole per iniziative non riconducibili ai settori della produzione primaria dei prodotti agricoli.

Progetti ammissibili

I progetti imprenditoriali potranno essere articolati in coerenza con i seguenti campi di intervento:

  • 024 – Efficienza energetica e progetti dimostrativi nelle PMI e misure di sostegno, gli investimenti saranno destinati al risparmio energetico collegato alle sedi aziendali o ai processi produttivi/organizzativi, a ridurre le emissioni derivanti dai trasporti e dalla mobilità collegata alle attività aziendali, ad introdurre o incrementare l’uso di fonti energetiche rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico, al rinverdimento di aree e stabilimenti aziendali, all’introduzione di processi di economia circolare nonché altre misure in grado di fornire un contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici.
  • 128 – Protezione, sviluppo e promozione dei beni turistici pubblici e dei servizi turistici, potranno essere previsti investimenti finalizzati a rafforzare e qualificare l’offerta di beni e servizi nel quadro degli obiettivi di incremento dell’attrattività locale.

La durata massima prevista è di 18 mesi per ciascun progetto ammesso, a partire dalla data di accettazione del provvedimento di ammissione e, comunque, tutti i progetti dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2025.

Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese, al netto dell’Iva, sostenute a partire dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda, concernenti:

  1. impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili, questi ultimi ammissibili purché strettamente necessari e collegati al ciclo di produzione o erogazione dei servizi;
  2. beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, correlate all’iniziativa da realizzare;
  3. opere murarie fino al limite massimo del 40% dell’iniziativa di spesa ammissibile, per l’adeguamento alle condizioni necessarie alla realizzazione dell’investimento proposto e finanziato, delle sedi operative dei soggetti realizzatori. 

Sono, altresì, ammissibili, le seguenti spese di capitale circolante, fino al limite massimo del 20% della spesa ammissibile:

  1. materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti connessi al processo produttivo;
  2. utenze relative alle unità locali oggetto dell’iniziativa imprenditoriale di investimento;
  3. canoni di locazione relativi alle unità locali oggetto dell’iniziativa imprenditoriale;
  4. prestazioni di servizi connesse all’attività agevolata;
  5. costo del lavoro dipendente da assumere a seguito della realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale che non benefici di altre agevolazioni.

Per essere ammessi, gli interventi e le spese devono essere conformi al principio Dnsh (Do No Significant Harm), cioè che non arrechino danni significativi all’ambiente. 

Misura dell'agevolazione

Le agevolazioni sono concesse esclusivamente sotto forma di contributo a fondo perduto e nella misura massima del 90% dell’iniziativa imprenditoriale ammissibile e, comunque, per un importo massimo del contributo pari a 75.000,00 euro. 

Tale percentuale è elevabile al 100%, fermo sempre il limite massimo, nel caso di:

  • nuove imprese, da costituirsi entro 60 giorni dal provvedimento di concessione del contributo; 
  • imprese già costituite a prevalente titolarità giovanili e/o femminili.

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Come presentare domanda

Le domande, redatte in lingua italiana, possono essere presentate, esclusivamente per via telematica, a partire dal giorno 8 giugno 2023, alle ore 12.00 e sino alle ore 18.00 del 29 settembre 2023.

Il contributo previsto dal decreto è concesso sulla base di procedura valutativa con procedimento a graduatoria.

Erogazione del contributo

L’erogazione del contributo avviene:

  • a titolo di anticipazione nella misura massima del 10% del totale del finanziamento complessivo concesso entro 30 giorni dalla richiesta da parte del soggetto realizzatore, previa presentazione di idonea fideiussione bancaria o polizza assicurativa a favore di Invitalia, di pari importo, irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima richiesta.
  • mediante presentazione di stati avanzamento lavori (Sal), al massimo pari a 2 ulteriori rispetto all’eventuale anticipazione.

a cura di Eleonora Trassari

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