Incentivi cura italia imprese sud
Ammontano già ad oltre 175 milioni di euro, su una dotazione finanziaria di 50 milioni, le agevolazioni richieste nell’ambito degli incentivi per la produzione e la fornitura di dispositivi medici, così come previsto dall’art. 5 del Cura Italia (decreto legge 17 marzo 2020, n.18).
Dal 26 marzo ad oggi sono state presentate 435 domande (in compilazione ne risultano invece 1.061) per un totale di 206 milioni 424mila euro di investimenti previsti. Il 77,24% delle domande presentate riguarda interventi di riconversione della produzione, la rimanente parte è invece relativa ad opere di ampliamento. Boom di domande al Sud e nelle Isole, con il 46,82% del totale e la Campania prima regione in Italia per istanze (104), seguita a distanza dalla Lombardia (58).
Gli incentivi previsti dal decreto Cura Italia sono rivolti alla produzione e fornitura di dispositivi medici e di protezione individuale per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19. Complessivamente 50 milioni di euro per sostenere le aziende italiane che vogliono ampliare o riconvertire la propria attività per produrre ventilatori, mascherine, occhiali, camici e tute di sicurezza.
Gli incentivi sono gestiti da Invitalia, l’Agenzia per lo sviluppo, soggetto attuatore per conto del commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri, che ha aperto lo sportello per la presentazione delle domande il 26 marzo, assicurando un iter di valutazione snello (massimo 5 giorni).
Possono accedere agli incentivi le imprese di tutte le dimensioni, costituite in forma societaria, localizzate sull’intero territorio nazionale, che dovranno realizzare un programma di investimenti, di valore compreso tra 200mila e 2 milioni di euro. Il piano sarà agevolato fino al 75% con un prestito senza interessi (tasso zero).
Previsto anche un sistema di premialità legato alla velocità di entrata in produzione, che trasforma il mutuo in fondo perduto al 100% se si conclude l’investimento in 15 giorni; al 50% se si conclude in 30 giorni; al 25% se si conclude in 60 giorni.
All’ammissione del progetto è previsto inoltre un anticipo immediato del 60% delle agevolazioni concesse senza garanzie. Sono agevolabili anche le spese sostenute prima della presentazione della domanda, ma sempre dopo la pubblicazione del decreto Cura Italia (17 marzo 2020).
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