decreto semplificazioni nuova sabatini
Nel decreto Semplicazioni (Dl 76 del 16 luglio 2020), recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sono state introdotte novità anche per la Nuova Sabatini. La misura era già stata oggetto di attenzioni con il decreto Crescita (Dl 34/2019), che aveva previsto l’erogazione del contributo alle imprese in un’unica soluzione per i finanziamenti di importo non superiore a 100mila euro. Tale limite è stato adesso raddoppiato.
L’art 39, comma 1, del Dl Semplificazioni (“Semplificazioni della misura Nuova Sabatini”) prevede infatti – all’articolo 2, comma 4, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98 – la sostituzione delle parole “In caso di finanziamento di importo non superiore a 100.000,00 euro, il contributo viene erogato in un’unica soluzione” con le seguenti “In caso di finanziamento di importo non superiore a 200 mila euro, il contributo viene erogato in un’unica soluzione“.
Oltre all’aumento fino a 200mila euro dell’importo erogato in un’unica soluzione, anziché nelle sei precedentemente previste, è stata prevista la semplificazione dell’incentivo per le imprese del Mezzogiorno, con la possibilità di utilizzo dei fondi europei.
Ricordiamo, inoltre, che l’art. 20 del decreto Crescita aveva innalzato da 2 a 4 milioni di euro l’importo dei finanziamenti concedibili a ciascuna impresa.
La misura Beni strumentali, cosiddetta “Nuova Sabatini”, è un’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello Sviluppo economico con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese. Consiste nella concessione di contributi alle PMI per il rimborso di prestiti destinati a investimenti in beni strumentali.
La Nuova Sabatini sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.
Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione di: attività finanziarie e assicurative; attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.
Le agevolazioni consistono nella concessione, da parte di banche e intermediari finanziari, di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del MiSE rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti.
Il finanziamento deve essere di durata non superiore a 5 anni, di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro, interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.
L’ammontare del contributo ministeriale è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e al 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie del Piano Industria 4.0).
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