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Risorse per 55 miliardi di euro sono state stanziate nel decreto Rilancio, approvato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. L’obiettivo è quello di sostenere imprese, artigiani, commercianti, professionisti, lavoratori e famiglie nella nuova fase di ripresa economica e sociale del Paese dopo l’emergenza Covid-19.
Uno dei pilastri del provvedimento è il pacchetto di misure varato dal Ministero dello Sviluppo economico che, dopo il decreto Cura Italia e il decreto Liquidità, vuol continuare a sostenere le attività produttive che hanno subito forti perdite di fatturato.
Nel pacchetto Imprese è stato prorogato al 31 dicembre 2020 il termine per la consegna dei beni strumentali oggetto del super ammortamento. Imprese e professionisti potranno pertanto beneficiare dell’incentivo fiscale anche se non riusciranno a ricevere, a causa del lockdown, la consegna del bene entro il 30 giugno, così come previsto dalla normativa vigente prima della proroga disposta con il decreto Rilancio. Inoltre, viene ampliato dal 12% fino al 45% il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo nelle aree del Mezzogiorno.
A favore dell’edilizia, nel decreto Rilancio è stata inserita una norma che prevede l’innalzamento al 110% delle detrazioni per le ristrutturazioni legate all’Ecobonus e al Sismabonus. La norma amplia la platea dei possibili beneficiari degli interventi. Viene inoltre data la possibilità di cessione del credito anche a intermediari finanziari, in modo da favorire la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio in ottica ecosostenibile.
Sugli affitti commerciali è riconosciuto il credito d’imposta per il 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione per i mesi di aprile, maggio e giugno. Oltre che in compensazione, il credito può essere anche ceduto al locatore o al concedente o ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari.
Previsto anche l’esonero del pagamento di tasse e canoni per le occupazioni di suolo pubblico (Tosap-Cosap) dal 1 maggio fino al 31 ottobre 2020, in favore di bar ristoranti, discoteche e altri pubblici esercizi. Introdotte anche semplificazioni burocratiche per il rilascio di nuovi concessioni di suolo pubblico o per l’ampliamento di quelle già concesse.
A queste misure si aggiungono quelle relative a incentivi per favorire la ricapitalizzazione di imprese, con fatturato compreso tra i 5 e i 50 milioni di euro, attraverso lo schema ‘Pari Passu’ con fondi gestiti da Invitalia e Cdp; il rafforzamento dell’ecosistema delle startup innovative attraverso la liquidità garantita mediante il programma Smart&Start e risorse aggiuntive al Fondo per il Venture Capital; i finanziamenti del Fondo Innovazione dedicato al trasferimento tecnologico tra il mondo della ricerca e quello produttivo, nonché al Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali, finalizzato a contrastare la delocalizzazione di aziende; 100 milioni di euro per il rifinanziamento del fondo dedicati all’acquisto di veicoli a ridotte emissioni.
Presso il MiSE è inoltre istituito il “First Playable Fund” diretto al sostegno della produzione italiana di prodotti di intrattenimento digitale.
Sono stati infine stanziati 20 milioni di euro per la nascita di un polo specializzato di ricerca e sviluppo nel settore automotive da realizzare nell’area di crisi industriale complessa di Torino.
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