sull’acquisto di:
• Beni strumentali nuovi
(macchinari, impianti e attrezzature varie)
• Immobili e terreni
(strumentali all’attività d’impresa)
Con la legge di Bilancio 2025 è stata prevista una proroga con uno stanziamento 2.200 milioni di euro per il credito d’imposta Zes Unica.
Potrà essere richiesto sugli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025
al 15 novembre 2025.
MA ATTENZIONE!
Le istanze potranno essere presentate solo dal
31 marzo 2025 al 30 maggio 2025.
Se vuoi ottenere il beneficio, chiedici subito informazioni. Valuteremo se possiedi i requisiti necessari e ti diremo l’esatto ammontare del credito d’imposta, che varia in relazione alla regione in cui operi, alla dimensione della tua impresa e all’entità del progetto di investimento.
La nostra prima consulenza è gratuita!
Nel credito d’imposta Zes possono essere incluse le spese relative all’acquisto di beni materiali strumentali nuovi (macchinari, impianti e attrezzature varie), terreni e immobili strumentali (acquisizione, realizzazione o ampliamento), effettuate da strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate in una delle otto regioni della Zes unica. Sono contemplati sia l’acquisto di beni in proprietà sia il leasing finanziario.
N.B.
• Il valore dei terreni e dei fabbricati ammessi all’agevolazione non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.
• Non sono agevolabili i progetti di investimento il cui costo complessivo sia inferiore a 200 mila euro.
Nel caso di imprese del settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura il limite minimo dell’investimento complessivo scende a 50 mila euro.
L’intensità del credito d’imposta varia in relazione alla regione in cui viene effettuato l’investimento, alle dimensioni dell’impresa e all’importo complessivo del progetto.
Per le regioni Sicilia, Calabria, Campania e Puglia il credito d’imposta è del 40%;
Per le regioni Molise, Basilicata e Sardegna del 30%;
Per la regione Abruzzo del 15%.
Per le aree di Taranto (Puglia) e del Sulcis (Sardegna), il credito d’imposta è fissato rispettivamente al 50% e al 40%.
Tali aliquote, nei casi di progetti di investimento inferiori a 50 milioni di euro, saranno soggette ad una maggiorazione del 10% per le medie imprese e del 20% per le piccole imprese.
Per richiedere il credito d’imposta Zes occorre presentare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate dal 31 marzo 2025 al 30 maggio 2025, data limite entro cui poter “prenotare” il beneficio. Dovrà essere indicato l’ammontare degli investimenti già realizzati e/o da realizzare nel periodo 1°gennaio – 15 novembre 2025.
Una volta completato l’investimento, sarà obbligatoria la presentazione di una certificazione (rilasciata dal revisore dei conti o da una società abilitata) che attesti le spese effettivamente sostenute.
A pena di decadenza dell’agevolazione, gli operatori economici che hanno presentato la comunicazione prenotativa dovranno procedere con la presentazione della comunicazione integrativa nel periodo 18 novembre 2025 – 2 dicembre 2025.
Il credito d’imposta riconosciuto sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione presentando il modello F24 a decorrere dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento di concessione.
L’agevolazione non si applica ai soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga, nonché ai settori creditizio, finanziario e assicurativo. Inoltre, non si applica alle imprese che si trovano in stato di liquidazione o di scioglimento e alle imprese in difficoltà.
Si dovrà prendere in considerazione l’importo relativo al progetto nella sua interezza, indipendentemente dal costo unitario dei singoli beni facenti parte del progetto.
Il credito d’imposta Zes è cumulabile con altre agevolazioni, ad esempio il credito d’imposta beni strumentali 4.0 in quanto misura di carattere generale. In riferimento alla cumulabilità con altri aiuti di Stato non si potrà sforare l’intensità massima di aiuto prevista dalla nuova “Carta degli aiuti 2022-2027”.
Si. Con le modifiche apportate dalla legge di Bilancio 2025, a differenza dell’annualità 2024, sarà possibile beneficiare sugli stessi investimenti anche del credito d’imposta Transizione 5.0.
Sì. Per gli investimenti posti in essere a partire dal 2024 non sarà più possibile beneficiare del credito d’imposta per il Mezzogiorno. L’agevolazione è stata assorbita dal nuovo credito d’imposta Zes, richiedibile per gli investimenti posti in essere nell’anno in corso.
Per non incorrere nella fattispecie di rideterminazione dell’agevolazione, il bene dovrà essere mantenuto in azienda e concorrere alla produzione di valore per un periodo di tempo pari a 5 anni dalla messa in funzione.
Ransomtax è una società di consulenza per imprese e professionisti che opera su tutto il territorio nazionale. Fondata nel 2018 dai dottori commercialisti Salvatore Lo Bue e Roberto Triolo, in questi anni ha sostenuto centinaia di imprese, differenti per settore produttivo e tipologia aziendale, ma con l’obiettivo comune di garantirne sempre crescita, solidità e sicurezza.
In particolare, con la divisione Fiscalità e Finanza agevolata, Ransomtax supporta le aziende nei loro progetti di innovazione e sviluppo, intercettando i migliori strumenti, come crediti di imposta, contributi a fondo perduto, agevolazioni fiscali, bandi di finanziamento, garanzie bancarie, etc.
Sos Crediti d’imposta è invece la divisione di Ransomtax che si occupa di mettere al riparo le aziende dalle verifiche e dai controlli relativi all’utilizzo dei crediti d’imposta, difendendole in caso di contenziosi.
Infine, con la business unit Prevenzione 231, Ransomtax supporta le imprese nell’implementazione dei modelli di governance previsti dal decreto legislativo 231/2001.