Transizione energetica delle Pmi romane: 2 mln dalla Camera di Commercio

Transizione energetica delle Pmi romane: 2 mln dalla Camera di Commercio

La Camera di Commercio di Roma nell’ambito del processo di transizione ecologica del territorio e dell’economia circolare ha posto in essere un programma di sostegno agli investimenti effettuati dalle micro, piccole e medie imprese rivolti al miglioramento delle condizioni ambientali e dell’efficienza energetica attraverso contributi a fondo perduto (voucher). Questi andranno a finanziare consulenza, formazione e impianti, macchinari e attrezzature finalizzati all’efficientamento energetico dell’impresa e all’introduzione di fonti di produzione energetica rinnovabili. Le risorse messe a disposizione ammontano a complessivi euro 2.000.000,00.
Le domande potranno essere presentate in modalità telematica dalle ore 10 del 28 ottobre alle ore 14 del 21 novembre 2024.

A chi si rivolge

Possono beneficiare del voucher le micro, piccole o medie imprese di tutti i settori aventi sede legale e/o unità locale a Roma e provincia in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Roma, con il pagamento del diritto annuale e con la dichiarazione dell’attività svolta.
Ogni impresa può essere ammessa ad un solo voucher e nel caso in cui vengano presentate più domande si terrà in considerazione la prima presentata in ordine cronologico.

È importante sottolineare che le imprese che si trovano in rapporto di collegamento, controllo e/o con assetti proprietari sostanzialmente coincidenti possono accedere al contributo solo per una domanda. Per “assetti proprietari sostanzialmente coincidenti” devono intendersi tutte quelle situazioni che seppur in presenza di differenziazioni nella composizione del capitale sociale o nella ripartizione delle quote, fanno dedurre la presenza di un comune nucleo proprietario o di altre motivazioni che attestino dei costanti legami di interessi comuni (legali di coniugio, parentela ed affinità) che si traducano in condotte costanti di collaborazione e di comune agire sul mercato.

Limite di partecipazione

È importante fare attenzione ad un particolare limite di partecipazione. I fornitori di imprese beneficiarie non possono a loro volta essere soggetti beneficiari e laddove presentino una domanda di contributo questi verranno esclusi indipendentemente dalla priorità cronologica di invio delle domande. Questo in ragione del fatto che i fornitori di un’impresa beneficiaria non devono in alcun modo avere con la stessa alcun tipo di partecipazione reciproca a livello societario.

Tipologia di spese ammissibil

Tutte le spese devono essere inerenti agli interventi realizzati o da realizzare nella sede/unità locale sita nel territorio di Roma e provincia volti a migliorare l’efficienza energetica.
In particolare devono essere in linea con due specifichi criteri:
1. Pertinenza delle spese rispetto all’intervento proposto.
2. Trasparenza delle spese con il dettaglio dei costi e disponibilità di idonei giustificativi di spesa a supporto della rendicontazione delle attività.

Vediamo nel dettaglio quali sono gli interventi ammissibili strettamente funzionali e direttamente riconducibili all’efficientamento energetico dell’impresa e relativi a una o più della seguenti voci:

A – Spese per servizi di consulenza
1. Audit energetico e diagnosi energetica dei processi
2. Redazione di piani di efficientamento energetico
3. Sistemi di gestione energetica ISO 5001

B – Spese per servizi di formazione
1. Costi per la formazione del personale interno per la creazione di una figura aziendale di esperto gestione energetica (EGE) o energy manager

C – Spese per impianti, macchinari e attrezzature
1. Acquisto e installazione di collettori solari termici e/o impianti di microcogenerazione
2. Acquisto e installazione di impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia con fonti rinnovabili da utilizzare nel sito produttivo
3. Acquisto e installazione di caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa ovvero pompe di calore in sostituzione delle caldaie in uso nella sede oggetto dell’intervento;
4. Acquisto e installazione di raffrescatori/raffreddatori evaporativi portatili o fissi che non richiedono l’utilizzo di fluidi refrigeranti in uso nella sede oggetto di intervento
5. Acquisto e installazione di sistemi di domotica per il risparmio energetico e di monitoraggio dei consumi energetici
6. Acquisto e installazione di macchinari e attrezzature in sostituzione dei macchinari e delle attrezzature in uso nella sede oggetto di intervento ovvero di nuovi impianti, macchinari e attrezzature, che consentano il contenimento dei consumi energetici o che siano finalizzati al risparmio energetico ovvero al recupero di cascami di energia.
Per questa categoria di spese in sede di rendicontazione è obbligatorio produrre la relazione di un tecnico iscritto al relativo ordine professionale competente per materia o di un EGE (Esperto in Gestione dell’energia) che deve attestare il risparmio energetico conseguito per mezzo dell’intervento ovvero della produzione di energia da fonti rinnovabili.

Le spese devono essere sostenute a partire dal 1° gennaio 2024 e fino al 30 giugno 2025 e si intendono al netto dell’Iva.
Va precisato che in relazione alle spese inerenti ai punti A e B e rispettivamente alla consulenza ed alla formazione, l’impresa deve obbligatoriamente avvalersi di uno o più fornitori indicati nel bando.

Si tratta di:
– Ege (Esperti in gestione dell’Energia) e Cluster Tecnologici ed energetici;
– Start-up innovative e PMI innovative
– Energy manager e/o altri esperti

In più, per le sole spese legate alla formazione l’impresa può altresì avvalersi di enti di formazione, Cluster Tecnologici ed Energetici o altri soggetti qualificati o certificati ISO 9001:2015.

Non sono ammissibili le spese sostenute dall’impresa per tutti quegli interventi agevolati con Superbonus.
Sono poi escluse tutte quelle spese che in virtù del loro carattere di marginalità o voluttuarietà sono da ritenersi di scarsa o nessuna utilità ai fini degli investimenti.

Leasing finanziario per acquisto di macchinari ed attrezzature

È  ammessa la forma contrattuale del leasing finanziario per l’acquisto di macchinari e attrezzature? Sì, purché il relativo contratto da allegare includa queste due distinte condizioni:
1. Obbligo delle parti di porre in essere il trasferimento della proprietà del bene a beneficio del soggetto utilizzatore per mezzo del riscatto alla fine della locazione (ove non sia presente questa condizione sarà necessario allegare un’autocertificazione);
2. Ammissibile solo la quota capitale dei canoni pagati nella misura e per il periodo in cui il bene è utilizzato nel periodo di ammissibilità delle spese.

Non sono invece ammessi acquisti di beni usati, con contratto di comodato o noleggio.

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Natura ed entità del contributo

Le risorse messe a disposizione ammontano a complessivi euro 2.000.000,00.
Le agevolazioni sono disposte sotto forma di voucher (erogati con applicazione della ritenuta di acconto al 4%) il quale è pari al 70% delle spese ammissibili entro il tetto massimo di euro 10.000,00 a impresa. Per poter accedere alla misura l’investimento dovrà prevedere una spesa minima di euro 3.000,00 (al netto di IVA).
A tutte le imprese che sono altresì in possesso del rating di legalità viene riconosciuta una premialità pari ad euro 250.

Cumulabilità

Gli aiuti sono concessi in regime di aiuto de minimis e sono cumulabili per gli stessi costi ammissibili:
a) con altri aiuti in regime de minimis fino al massimale de minimis pertinente;
b) con aiuti in esenzione o autorizzati dalla Commissione nel rispetto dei massimali previsti dal regolamento di esenzione applicabile o da una decisione di autorizzazione.
Sono inoltre cumulabili con aiuti senza costi ammissibili.

Modalità di invio della domanda

Le domande devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica con firma digitale del Legale Rappresentante / Titolare dell’impresa richiedente, attraverso lo strumento Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore 10:00 del 28 ottobre 2024 alle ore 14:00 del 21 novembre 2024.
Le domande verranno valutate con la modalità “a sportello” secondo l’ordine cronologico di presentazione.

a cura di Stefania La Bella

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