
Fondo Sicilia: contributi alle Pmi per l'abbattimento degli interessi sui mutui
La Regione Siciliana ha istituito un plafond di 45 milioni di euro nell’ambito del Fondo Sicilia per la concessione di contributi a fondo perduto in favore delle micro, piccole e medie imprese, aventi una unità operativa in Sicilia, per l’abbattimento degli interessi corrispettivi relativi alle rate scadute dal 1° gennaio 2023 al 30 giugno 2024 e pagate alla data del 30 settembre 2024, su finanziamenti per programmi di investimenti o per fabbisogno finanziario di capitale circolante, erogati da banche o intermediari finanziari e in essere al 1° gennaio 2024.
Per ogni impresa beneficiaria non potrà essere superato il limite massimo di euro 15.000,00. Irfis è il soggetto incaricato nella gestione dell’agevolazione.
Fondo Sicilia: soggetti destinatari
L’avviso si rivolge a micro, piccole e medie imprese (definite secondo l’Allegato 1 del Regolamento UE n. 651/2014), che alla data di presentazione della domanda devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
Classificazione come Pmi: Le imprese devono essere classificate come micro, piccole o medie, con riferimento ai limiti dimensionali stabiliti dalla normativa europea.
Iscrizione al Registro delle Imprese: Devono essere iscritte e attive presso la Camera di Commercio competente.
Ubicazione operativa in Sicilia: Le imprese devono avere almeno un’unità operativa situata nel territorio della Regione Siciliana.
Condizioni di solvibilità: Devono trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in stato di scioglimento, liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali come fallimento o liquidazione coatta amministrativa.
Regolarità contributiva: Le imprese devono essere in regola con gli obblighi contributivi e previdenziali (Durc).
Possesso di mutui in corso: Le imprese devono possedere mutui in essere al 1° gennaio 2024. Importante è sottolineare che il tasso d’interesse corrispettivo nominale annuo applicato sull’ultima rata di finanziamento scaduta nel 2023 o in mancanza, della prima rata scaduta nel 2024 che non deve essere inferiore all’1% ed il capitale residuo al 1° gennaio 2024. Il contributo non è concesso per interessi di mora e commissioni pagate a qualsiasi titolo.
Risulta necessario sottolineare che il bando non ammette la possibilità di accesso all’agevolazione per le imprese che abbiano ricevuto provvedimenti di revoca di precedenti contributi nei tre anni antecedenti, o che siano destinatarie di ordini di recupero derivanti da decisioni della Commissione Europea sugli aiuti di Stato illegittimi.
Contributi e agevolazioni concedibili
L’ammontare del contributo spettante a ciascun richiedente è nella misura dell’80% degli interessi corrispettivi.
Il contributo massimo erogabile per ogni impresa non potrà superare i 15.000 euro. È importante notare che l’agevolazione è concessa in regime di “de minimis”, ai sensi del Regolamento UE 2023/2831 della Commissione del 13 dicembre 2023, che stabilisce i limiti agli aiuti di Stato per le Pmi.
Il contributo sarà concesso secondo una graduatoria basata su criteri di selezione che tengono conto:
- del tasso nominale d’interesse applicato
- dell’ammontare degli interessi per cui è stato richiesto il contributo
- dell’eventuale sede legale dell’impresa in Sicilia
Modalità di presentazione della domanda
Le domande di agevolazione devono essere presentate esclusivamente per via telematica, tramite la piattaforma dedicata https://incentivisicilia.irfis.it.
La finestra temporale per la presentazione delle istanze è aperta dal 12 novembre 2024 ed è stata oggetto di recentissima proroga sino al 4 marzo 2025.
Le domande devono essere compilate dal rappresentante legale dell’impresa, allegando tutta la documentazione richiesta, tra cui:
- Contratto di finanziamento (mutuo) per investimenti o fabbisogno di capitale circolante;
- Certificazione della banca o intermediario finanziario mutuante idonea attestante che il finanziamento era in essere al 1° gennaio 2024 e comprovante l’importo degli interessi corrispettivi effettivamente pagati per le rate scadute nel periodo dal 1° gennaio 2023 al 30 giugno 2024 e pagate alla data del 30 settembre 2024, nonchè la misura del tasso di interesse corrispettivo nominale annuo applicato sull’ultima rata di finanziamento scaduta nel 2023 o, in mancanza, della prima rata scaduta nel 2024 che non deve essere inferiore all’1% ed il capitale residuo al 1° gennaio 2024;
- Dichiarazione sostitutiva di certificazione relativa alla conformità ai requisiti del bando.
Ciascuna impresa potrà presentare istanza relativamente ad un solo finanziamento in essere al 1° gennaio 2024 ed in caso di eventuale presentazione di ulteriori domande, l’ultima sostituisce le precedenti.
Una volta presentate, le domande verranno sottoposte a una procedura di valutazione a graduatoria, basata sui parametri di selezione precedentemente elencati.
Domande già presentate
Le domande regolarmente presentate restano valide. Le imprese che hanno già regolarmente presentato la domanda e che vogliono fruire del contributo entro il limite complessivo massimo di euro 15.000, anche per le eventuali ulteriori rate del medesimo finanziamento scadute dal 1° gennaio 2024 al 30 giugno 2024 e pagate alla data del 30 settembre 2024, dovranno caricare entro le ore 17:00 del 4 marzo 2025, nell’apposita piattaforma la certificazione della banca o intermediario finanziario mutuante idonea a comprovare l’importo degli interessi corrispettivi effettivamente pagati per le ulteriori rate.
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Punti di forza della misura
L’iniziativa punta a ridurre gli oneri finanziari delle Pmi, favorendo la sostenibilità economica e aiutandole a sopravvivere in un contesto economico caratterizzato da crisi post-pandemica, inflazione e aumenti del costo del denaro.
Sicuramente deve apprezzarsi la sua inclusività in quanto la misura è rivolta a una platea ampia di beneficiari, includendo tutte le micro, piccole e medie imprese con unità operative in Sicilia, rafforzando così il legame con il territorio e il sostegno all’economia locale.
L’innanzamento a euro 15.000 e l’inclusione delle rate successive rappresentano due elementi di novità fondamentali per il sostegno alle imprese beneficiarie poichè consentono di ricevere un sostegno più consistente per fronteggiare le spese relative agli interessi sui mutui.
a cura di Stefania La Bella
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