Credito di imposta Mezzogiorno: software Cim 2022 e nuova aliquota per il Molise

Credito di imposta Mezzogiorno: software Cim 2022 e nuova aliquota per il Molise

Con il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 6 aprile 2022, è stato reso noto l’aggiornamento del modello di comunicazione Cim – a partire dal 7 giugno 2022 – per gli investimenti realizzati nell’anno 2022 ed il passaggio della regione Molise tra le aree in deroga ai sensi della lettera a), dell’art. 107, paragrafo 3, del Tfue. Ciò si è reso necessario in seguito alle modifiche introdotte dall’art. 1, comma 175 della Legge 30 dicembre 2021, n. 234, il quale ha riformulato il comma 98 dell’articolo 1 della L. 28 dicembre 2015 n. 208, adeguando il perimetro geografico di applicazione del Credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno per l’anno 2022 a quanto stabilito dalla nuova Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.

Bonus Sud L. 208/2015 e successive proroghe

La legge di stabilità 2016 (L. 208/2015) ha istituito a decorrere dall’1 gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2019, un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni del Mezzogiorno.
La legge di stabilità 2020 (L. 160/2019) ha prorogato il credito fino al 31 dicembre 2020.
Successivamente, la legge di stabilità 2021 (L. 178/2020), l’ha ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2022.
In ultimo, la legge di stabilità 2022 (L.234/2021) ha provveduto ad una riformulazione del comma 98 dell’articolo 1 della L. 208/2015, adeguando il perimetro geografico di applicazione per l’anno 2022, con quanto previsto dalla nuova Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.

Regioni ammesse e soggetti esclusi

Possono accedere al Bonus Sud tutte le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi, destinati alle strutture produttive ubicate in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
L’agevolazione non spetta ai soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, dei settori creditizio, finanziario e assicurativo.
Per accedere al credito d’imposta, al momento dell’invio dell’istanza, la società dovrà essere in possesso di un Durc in corso di validità e non dovrà versare in condizioni di difficoltà (ai sensi di quanto previsto dall’art. 2, par. 1 n. 18) del Reg. (UE) n. 651/2014).

Beni agevolabili

Sono agevolabili tutti gli investimenti classificabili all’interno delle categorie: impianti, macchinari e attrezzatura varia.
Ai fini del credito d’imposta per gli investimenti nel mezzogiorno, oltre ai beni acquistati in proprietà, possono essere agevolati anche i beni acquisiti tramite contratto di locazione finanziaria (restano esclusi dunque i contratti di locazione operativa).
Sono agevolabili altresì i beni costruiti in economia e i beni complessi (purché il costo delle componenti nuove prevalga su quelle usate).
Restano in ogni caso esclusi dall’agevolazione i beni usati o ricondizionati.

Aggiornamento del software Cim

Con il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 6 aprile 2022 il modello di comunicazione aggiornato sarà reso disponibile sul sito dell’Agenzia e consentirà, a partire dal 7 giugno 2022, di poter inserire gli investimenti effettuati a partire dal 1 gennaio 2022 al 31 dicembre 2022. Esso sostituirà conseguentemente il modello utilizzato fino a quel momento.

A decorrere dalla data del 7 giugno 2022 sarà necessario utilizzare la versione aggiornata del modello sia per gli investimenti nel Mezzogiorno, che per gli investimenti nelle zone economiche speciali (Zes), consentendo l’eventuale comunicazione di rettifica o di rinuncia ai crediti d’imposta richiesti con precedenti versioni del modello.

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Novità introdotte con la nuova Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027

Con la modifica apportata dal comma 175 della L. 234/2021, in base a quanto stabilito nella nuova Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, approvata dalla Commissione europea il 2 dicembre 2021, le imprese con strutture produttive ubicate nella regione Molise rientreranno anch’esse tra le aree in deroga ai sensi della lettera a) dell’art. 107, paragrafo 3, del Tfue, consentendo quindi a quest’ultime di poter usufruire della maggiore intensità di aiuto – come per tutte le altre regioni del Mezzogiorno, ad eccezione dell’Abruzzo – pari al 45% per le piccole imprese, al 35% per le medie imprese ed al 25% per le grandi imprese.

Unica eccezione quindi per la regione Abruzzo, la quale rimane tra le aree assistite in deroga ai sensi della lettera c), del citato articolo 107, paragrafo 3, con intensità massima di aiuto pari al 30% per le piccole imprese, 20% per le medie imprese e 10% per le grandi imprese.

a cura di Piero Midiri

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