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Contratti di sviluppo: nuovo sportello Net Zero e "Rinnovabili e batterie"

Nell’ambito dei Contratti di sviluppo, a far data dalle ore 12 del 27 giugno 2024 (soggetto gestore Invitalia) si è aperta una nuova interessante opportunità per le imprese nell’ottica della duplice transizione: digitale e green.  Si tratta di nuovi fondi per il sostegno degli investimenti volti a rafforzare le catene di produzione dei dispositivi per la transizione ecologica sull’intero territorio nazionale. 

Il decreto direttoriale Mimit del 14 giugno 2024

I Contratti di sviluppo, introdotti nell’ordinamento dall’articolo 43 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, ed operativi dal 2011, rappresentano il principale strumento agevolativo dedicato al sostegno di programmi di investimento produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni.

Con il Decreto Direttoriale del 14 giugno 2024, il Mimit ha previsto lo strumento agevolativo dei Contratti di sviluppo destinati a sostenere il sistema di produzione per la transizione ecologica e le tecnologie a zero emissioni nette.

La misura rientra nell’ambito della Missione 1, Componente 2, Investimento 7 del Pnrr, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU e, in particolare, del sotto investimento 1, volto a incentivare gli investimenti privati e a migliorare l’accesso ai finanziamenti nei settori dell’efficienza energetica, della produzione rinnovabile per l’autoconsumo e della trasformazione sostenibile del processo produttivo.

Le risorse messe a disposizione sono pari a circa 1.739 milioni di euro. Di questi, almeno 308,6 milioni sono destinati a programmi di sviluppo per le tecnologie fotovoltaiche ed eoliche e almeno 205 milioni a quelli riguardanti le batterie.

È stato poi definito che una quota non inferiore al 40% debba destinarsi al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. 

Programmi di sviluppo ammissibili

L’agevolazione è aperta sia alle nuove domande di Contratto di sviluppo sia, previa presentazione istanza da parte del soggetto proponente, a domande che erano già state oggetto di presentazione a Invitalia il cui iter agevolativo risulti, alla data della predetta istanza, sospeso per carenza di risorse finanziarie. 

Quali sono i dispositivi utili al processo di transizione ecologica?

Si tratta di: 

  • batterie
  • panelli solari
  • turbine eoliche
  • pompe di calore
  • elettrolizzatori
  • dispositivi per la cattura e lo stoccaggio del carbonio

Ma non solo. I programmi di sviluppo oltre a dover determinare una capacità produttiva o di recupero aggiuntiva rispetto a quella esistente, possono ancora avere ad oggetto la produzione dei componenti chiave (Allegato 1 del Decreto 14 giugno 2024), dei macchinari e delle attrezzature coinvolte nella produzione dei dispositivi ed il recupero delle materie prime critiche (Allegato 2).

In merito ai primi (Allegato 1) ai fini dell’accesso alle agevolazioni, le produzioni dei componenti chiave devono essere utilizzate principalmente come input diretto per la produzione dei dispositivi di cui sopra; a tal fine l’impresa richiedente è tenuta a dimostrare, in sede di presentazione della domanda, che almeno il 50% del fatturato generato dal programma sarà realizzato con imprese che producono i dispositivi utili per la transizione ecologica.

È bene evidenziare che ai fini dell’ormai noto principio Dnsh non sono in ogni caso ammissibili: 

a) attività e attivi connessi ai combustibili fossili

b) attività e attivi nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell’Ue (Ets) che generano emissioni di gas a effetto serra previste che non sono inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, ad eccezione di attività e attivi per i quali l’uso dei combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.

Ed ancora, va ricordato il rispetto del divieto di doppio finanziamento ai sensi dell’articolo 9 del regolamento (Ue) 2021/241.

Tutti i programmi di sviluppo che abbiano ad oggetto la catena del valore delle tecnologie fotovoltaica ed eolica e del settore delle batterie sono finanziati in via principale con priorità su tutti gli altri progetti. 

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Tipologia di agevolazione

L’opportunità si sostanzia in varie forme di agevolazione per le imprese: finanziamento agevolato, contributo in conto interessi e contributo diretto alla spesa (per i progetti di ricerca e sviluppo). 

Considerata l’importante dotazione finanziaria messa a disposizione, si tratta di un’ottima opportunità per le imprese che andrebbe sfruttata al fine di rafforzare la propria catena di produzione in un’ottica green. 

a cura di Stefania La Bella

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